Derek: “La benzina giusta per le mie gambe è crederci” – INTERVISTA

Domenico Caringella, aka Derek, nasce a Bari il 7 luglio 1993 ed inizia a studiare musica nel 2010. Pochi giorni fa è uscito il suo nuovo singolo dal titolo “Non hai più bisogno di me” disponibile su YouTube e Spotify.

Quante volte un addio si trasforma in un semplice “arrivederci”? Quante volte un posto diventa protagonista dei ricordi più difficili? Quante volte un profumo s’incastra sulla lingua, prosciugandoci l’aria? Il brano parla di tutti questi pericoli. Il retrogusto amaro di una storia d’amore che non finisce davvero, incastrando così in un circolo vizioso in cui l’unica certezza è una ferita che ogni volta si riapre non appena ha cominciato a cicatrizzarsi.

La canzone è nata dalla collaborazione con Nicco Verrienti e Francesco Lo Cascio (che ha mixato il brano). Inoltre è stata realizzata grazie ad una borsa di studio SIAE “migliri autori under 35”, vinta grazie al contest “Cantoitaliano 2018”, promosso su Radio Lattemiele. Il brano è stato anche presentato ad Area Sanremo 2018, riuscendo ad arrivare alla finalissima nazionale.

Il videoclip ufficiale è stato girato in Puglia per valorizzare il territorio, con la produzione e regia dallo stesso Domenico (questo il vero nome dell’artista): nelle immagini viene raccontata l’invenzione di una piccola pillola. Una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina, in grado di cancellare una volta per tutte una persona dai propri ricordi. La protagonista del video (Cecilia Soloperto) decide di assumerla, riscontrando però solo effetti collaterali, finendo per viaggiare da un ricordo all’altro e vivendo tutti i migliori momenti condivisi.

Derek rilascia i singoli “Stupidi ricordi” (2014), “A che serve” (2014), Pesa le parole (2015) e “Sognatore” (2015). Nel 2015 collabora con il duo rap Klevici, nello stesso anno inizia a studiare con il vocal coach Tony Frassanito e nel 2016 entra nel cast di The Voice of Italy nel team di Dolcenera. Pubblica i singoli “Nonostante la tempesta” (2016) e “Mai più col cuore” (2016), quest’ultimo selezionato per il concorso Deejay on Stage di Radio Deejay.

Nel 2017 inizia la distribuzione di “#Playlist”, una serie di inediti collegati l’uno all’altro: “Mi vergogno”, “Il tuo eroe”, “Pessimo bugiardo” fino ad arrivare a “Non hai bisogno più di me”. Negli ultimi anni ha preso parte anche al progetto #WarnerSquad, avendo la possibilità di esibirsi negli uffici Warner di fronte ad una commissione presieduta da Shade, inoltre ha anche fatto da opening act ad un concerto di Thomas Bocchimpani.

Ecco la nostra intervista!

Ciao Derek. Iniziamo a parlare subito del tuo nome d’arte. Ti va di raccontarci come nasce questo nome?

“Derek” è il mio promemoria personale! L’ho scelto e lo uso fin dal 2013, quando ho inaugurato il mio cammino sul web con un canale YouTube. L’anagramma della parola “crede” per spingermi ogni giorno a fare un passo in più, a salire un gradino per volta ripetendomi che “crederci” può essere la benzina giusta per le mie gambe.

La tua carriera ha inizio con YouTube, dove tu hai modo di farti conoscere  caricando cover, mashup e primi inediti. Hai avuto un percorso artistico non scontato. Ti va di parlarcene?

Youtube è stata una sfida fin dai primi giorni. Per i miei 18 anni avevo ricevuto un computer capace di tutto: di reggere nel suo piccolo la produzione di un video, di produrre una canzone e inciderla. Fino ad allora ho bruciato qualunque portatile su cui abbia lavorato. Video su video mi sono divertito a “trovarmi”, a giocare con una canzone e metterci il mio cuore. Sono passato ai mashup quando volevo complicarmi la cosa, quando volevo regalare qualcosa di fresco a chi aveva scelto di seguirmi. Gli inediti sono il mio vestito completo, quello di cui posso decidere ogni piccola sfaccettatura.

Il web mi ha permesso di crescere e fare esperienze anche più impegnative.

I tuoi singoli sono uno spaccato di vita. Quanto  Derek e quanto Domenico troviamo nei tuoi testi?

Nei miei testi c’è solo Domenico ! Derek è nato per dare una voce a Domenico. Credo che alla base di un cantautore ci sia sempre una personalità che fatica ad esprimersi davvero o che magari lo fa ma non al 100%. Le canzoni, i testi e le melodie per me sono le cose non dette o magari quelle dette fin troppo. In ogni canzone c’è un pezzo di vita, un pezzo di cuore che batte per qualche ora in più alla fine di giorno.

Parliamo della tua esperienza a “The Voice of Italy”. Che coach è stata Dolcenera? Cosa ti porti a casa da questa esperienza?

Un’esperienza forte dove bisogna arrivare preparati. Di lei ricordo ancora i consigli, i complimenti e le critiche. L’ultima volta che l’ho sentita è stato in merito alla scomparsa di Avicii, in quanto “Wake me up” è stata l’ultima canzone performata là. È stato bello ricordarsi quei giorni. Una Donna de sud con cuore grandissimo.

A casa sono tornato con la voglia di lavorare ancora di più e con la speranza di meritare altre esperienze così nella vita.

Il tuo nuovo singolo si chiama “Non hai più bisogno di me”. A chi ti rivolgi in questo brano?

Questo brano nasce da una chiacchierata con un amico. Era tra le braccia di questa “guerra d’amore” e ho sentito l’esigenza di scrivere subito un nuovo pezzo che si è completato con la collaborazione di Nicco Verrienti.

Un amore bloccato in loop sulla chiusura, dove lasciarsi, diventa quasi impossibile.

Quanto è importante per te riuscire a rappresentare anche con le immagini ciò che provi mentre canti?

È fondamentale ! C’è un inedito di cui ho anche girato una prima versione di cui non ero soddisfatto che non ha mai visto luce. Il video, le immagini sono il vestito per la festa, quello che scegli con attenzione passando da negozio in negozio. Fare un video di cui non sono soddisfatto significa per me quasi “sporcare” un lavoro e non sono mai riuscito a farlo. Capita di scendere a compromessi quando si lavora in autonomia, difficilmente lo faccio su di un inedito. Con “Non hai bisogno più di me” credo di aver proiettato completamente quello che avevo in testa.

Ti va di raccontarci come nasce un tuo mashup?

Dipende da video da video. Sicuramente è un lavoro lungo e meticoloso. Nasce quando trovo un comune denominatore a più canzoni e sopratutto ad una idea. Stanca, delle volte funziona e delle volte no ma sicuramente è uno dei lavori più stimolanti.

Qual è il sogno di Derek?

Derek oggi sogna un coro. Non importa che sia un piccolo teatrino o lo stadio San Nicola ! Sogna di sentire le sue parole che rimbombano da una corda vocale all’altra delle persone che lo ascoltano. Vorrei che le emozioni fossero l’abbraccio più grande tra me e chi mi regala la forza di insistere ogni giorno.

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